La Preghiera nasce dal desiderio di essere diversi da quello che siamo
5 Aprile 2019 Venerdì Quaresima
Eremo San Pietro alle Stinche
GV 8, 1-11 Vangelo dell’Adultera
Giancarlo Bruni OSM
E’ un brano di sapore lucano, potrebbe essere la prosecuzione di Lc 21, 38. Invece lo troviamo tardivamente nel vangelo di Giovanni, come conclusione del cammino quaresimale.
E’ l’incontro tra la misera e la Misericordia, secondo la definizione di S. Agostino.
Gesù salì sul monte degli ulivi e predicava. Predica come un Rabbì, che predica da seduto. Gesù predica sempre da seduto. Il retore greco predica in piedi.
E’ un caso di diritto penale, non si tratta di una vera corte perché all’epoca della dominazione romana il diritto di morte IUS GLADII è in mano al governatore romano e non al Sinedrio Israelitico.
Non è un processo ufficiale ma si chiede un parere sull’interpretazione della Legge ebraica in merito alla lapidazione di una donna adultera colta in fragrante reato. Si vuole mettere il maestro in difficoltà, per accusarlo, esattamente come con la questione del tributo a Cesare.
E’ giusto lapidare l’adultera? chiede la folla.
Se Gesù risponde No si mette contro la legge ebraica, se dice di Sì si mette contro il diritto romano.
Gesù risponde scrivendo con un dito sulla sabbia, poi dice “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
La risposta di Gesù indica che l’unico che può interpretare correttamente la legge è l’innocente, colui che letteralmente non nuoce a nessuno. Nè alle Legge, né agli altri.
L’innocente è Gesù, e scrive ancora per la seconda volta sulla sabbia.
Gesù è il nuovo legislatore, come Mosè scrive due volte la legge (la prima volta Mosè rompe le tavole), ma scrive sulla sabbia, non sulla pietra.
La Legge sarà scritta in una croce e nella coscienza dell’uomo da qui in avanti.
La Croce è la cancellazione del delitto, la restituzione dell’innocenza.
La Croce è il culmine del Male umano, l’uccisione del giovane innocente, nel pieno dei suoi sogni e della sua vitalità. Gesù è l’archetipo dei martiri innocenti dell’umanità.
La Croce è il culmine del Bene umano perché dalla croce viene il perdono dei peccati. “Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”. Separa la colpa dalla persona, salva il peccatore.
Il sangue della croce è capace, come nella profezia di Ezechiele, di strappare il cuore di pietra del peccatore e trasformarlo in cuore di carne e di amore.
La Nuova Legge è il No al Male e il Sì all’uomo peccatore.
Non voglio la morte del peccatore ma che si converta e viva.
In Giovanni ci sono dei faccia a faccia cruciali (Nicodemo, Samaritana, Maddalena, Adultera).
Se ne vanno tutti e i due restano soli.
“Dove sono i tuoi accusatori ?”
Vedi che non sono migliori di te. Scompaiono tutti gli accusatori, il concetto stesso di accusa.
Misericordia voglio e non il sacrificio della persona umana peccatrice.
Io non ti giudico. Io non giudico nessuno.
Uscite dalla logica del giudicare e essere giudicati.
Resta il discernimento, Va e non peccare più.
E’ solo l’amore che redime e porta la pace, il giudizio non risolve nulla.
Il diavolo è intelligenza allo stato puro, è l’unico infatti che riconosce il Figlio di Dio. Intelligenza pura senza amore. Odia lucidamente l’uomo e il Figlio.
Ha un solo occhio, un occhio razionale.
Il Figlio invece ha due occhi, quello della ragione e quello dell’amore. Vede il male e dice No, vede l’uomo fragile e dice Sì. Separa la persona dal Male.
E’ la Riconciliazione.
Ognuno di noi ha un idolo nascosto in sé che adora e lo allontana dallo spirito, siamo adulteri da risanare. Dio ci porge la mano, non un indice giudicante. Ci prende per mano con amore e ci fa camminare in avanti. Sempre Oltre.